Dalla natura la difesa più efficace contro la zanzara tigre asiatica: si tratta di tre piante, originarie del Nord Africa, da cui si possono ricavare oli essenziali eco-compatibili.
E’ questo il risultato di uno studio coordinato da Barbara Conti, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, e pubblicato suParasitology Research, rivista leader nel campo della parassitologia medico-veterinaria. Le tre specie vegetali sono il coriandolo (Coriandrum sativum), la ruta d’Aleppo (Ruta chalepensis) e la lamiacea Hyptis suaveolens.
Coriandolo
Ruta d'aleppo
Lamiacea
La ricerca ha utilizzato gli oli essenziali di queste tre piante (alcune coltivate sperimentalmente all’Università di Pisa dal professor Mario Macchia, ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee) che sono stati estratti presso il Dipartimento di Farmacia e testati nei laboratori di Entomologia agraria. Gli oli utilizzati hanno mostrato, a parità di concentrazione, una repellenza di gran lunga superiore a quella del Deet, la sostanza di sintesi sinora ritenuta più efficace per proteggersi dalle punture delle zanzare tigre che però, secondo recenti studi può avere effetti tossici, soprattutto nei confronti dei bambini e degli anziani.
Fin dall’antichità, in molte zone del mondo, le piante odorose che rilasciano nell’aria sostanze sgradite agli insetti sono impiegate come repellenti – ha spiegato Barbara Conti – e foglie di Hyptis suaveolens, dall’odore gradevole e lievemente pungente, sono sempre state utilizzate dagli agricoltori dei paesi centro-africani per proteggere dagli insetti i raccolti immagazzinati, mentre le piantine di Ruta chalepensis in mazzetti essiccati vengono tuttora appese alle finestre.
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